Sulla volontà divina della diversità di religione

Per la nuova rubrica “Tra Pecora e Pastore”

Pecorelle Smarrite: Caro Pastore, il 4 febbraio 2019 è stato firmato il Documento sulla Fratellanza Umana, da papa Francesco e dall’Iman Al-Tayyeb. Vado subito al sodo. C’è una proposizione:

«Il pluralismo e le diversità di religione, di colore, di sesso, di razza e di lingua sono una sapiente volontà divina, con la quale Dio ha creato gli esseri umani. Questa Sapienza divina è l’origine da cui deriva il diritto alla libertà di credo e alla libertà di essere diversi»

che ci ha turbato non poco. La domanda che poniamo è:
Come può Dio “volere” il pluralismo e la diversità di religione? Può sicuramente permettere (altrimenti ci giochiamo il libero arbitrio), ma addirittura volere?

Pastore: “Raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, 2per i re e per tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo condurre una vita calma e tranquilla, dignitosa e dedicata a Dio. 3Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, 4il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. 5Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, 6che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza egli l’ha data nei tempi stabiliti, 7e di essa io sono stato fatto messaggero e apostolo – dico la verità, non mentisco -, maestro dei pagani nella fede e nella verità”. Non me lo invento io, ma lo prendo dalla 1 Lettera a Timoteo 2,1-7.

“Al cospetto di Dio che dà vita a tutte le cose e di Gesù Cristo che ha dato la sua bella testimonianza davanti a Ponzio Pilato, ti scongiuro di conservare senza macchia e irreprensibile il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo, che al tempo stabilito sarà a noi rivelata dal beato e unico sovrano, il re dei regnanti e signore dei signori, il solo che possiede l’immortalità, che abita una luce inaccessibile; che nessuno fra gli uomini ha mai visto né può vedere. A lui onore e potenza per sempre. Amen”. ! Lettera a Timoteo 6,13-16.

La nostra stessa fede ci dice che è diverso il disegno avuto da Dio “in Principio” e ciò che è accaduto dopo il peccato originale. Il quale non è una favoletta per bambini insipienti. Ma un dato di fatto teologico, rispecchia – cioè – un aspetto della relazione tra Dio e l’uomo. Certo, i primi capitoli della Genesi appartengono ad un genere letterario diverso dalla cronaca cittadina attuale, ma ormai dovrebbe essere chiaro a tutti che questa differenza non toglie loro la caratteristica di verità teologica.

Pecorelle Smarrite: Le citazioni aiutano a capire che non ci dovrebbero esser dubbi sull’unicità di Dio e sul suo mediatore Gesù Cristo. E, se ci può sembrare scontato, ribadirlo oggi non è così ovvio!
Chiara anche la distinzione tra il disegno “in Principio” e dopo il peccato originale. Ma proprio il peccato originale porta l’uomo all’errore e a creare religioni e credenze errate. Ciò non toglie che queste siano opera umana ma, certamente, non siano volontà di Dio, giusto?

Pastore: Perfetto. In particolare, sarebbe da chiedersi quante volte e con che forza siano state denunciate le persecuzioni contro i cristiani: il 2018 è stato l’anno in assoluto – da Gesù Cristo in poi – con il numero maggiore di martiri cristiani. Dato sociologico che nessuno può discutere: la grandissima parte di questi martiri sono stati vittime di violenza di stampo islamico. E, guarda caso, con quali soldi viene pagata l’islamizzazione dell’Europa e la strage compiuta da questi assassini indottrinati?

pecorellesmarrite

Laico cristiano cattolico smarrito

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