Il buon donC è appena uscito dalla canonica e sta entrando in chiesa.
G: Oh, eccoti ti aspettavo!
donC: Lo sai che arrivo sempre a quest’ora!
G: Sì, però io sono solo tutto il giorno!
donC: Che vuoi farci. E’ un periodo difficile.
G: A me sembra che il periodo difficile sia da un bel po’. Non mi pare di vedere molta gente a casa mia.
donC: Se prima era poca, ora vengo solo io a trovarti
G: Come mai non fai entrare nessun altro? Li lasci fuori?
donC: No, non è così, non possono venire. C’è il pericolo di contagio.
G: Paura? Quindi stanno in casa?
donC: No, vanno al supermercato, in farmacia, in tabaccheria, …
G: In tabaccheria? E non vengono a trovarmi?
donC: No, ti ho detto che non si può!
G: Fumare sì, salutarmi no! Ma quindi c’è un sacco di gente qui fuori che però tu non fai entrare perché non si può?
donC: No, veramente non c’è nessuno.
G: Ma come? Non sanno che li amo, uno ad uno? Che ho un desiderio immenso di donarmi a loro?
donC: Gliel’ho ricordato tutte le sante domeniche, ricordi? Dio è Amore! Sei morto in croce per noi! Eppure… pensano alla salute.
G: La salute? Ma non è più importante la Salvezza. Aspetta, senti Giovanni che è qui a me vicino con tutti i suoi ragazzi. Giovanni, qual è stata la tua priorità laggiù? Hai sentito cos’ha detto? “Da mihi animas cetera tolle” (dammi le anime, prendi tutto il resto).
donC: Eh, gran santo! Ma i tempi cambiano. Ora c’è la salute da preservare.