Nell’articolo padre Cavalcoli fa, tra le altre, queste considerazioni devastanti:
“mi pare che le sfugga la percezione del buono che si può trovare in Francesco, magari sepolto sotto espressioni infelici o equivoche“
“È il dolore di una figlia che vede il padre comportarsi come non dovrebbe”
“si constata un’incoerenza fra quello che insegna e la sua familiarità inopportuna con ambienti e persone, amici e collaboratori, le cui idee ed i cui comportamenti contrastano apertamente con quanto egli insegna, seppure non sempre con chiarezza, non senza equivoci e reticenze”
“Francesco preferisce ascoltare altre voci, che egli scambia per amiche o che si spacciano per amiche o per profetiche, ma che in realtà fingono una devozione che è piaggeria e lodano come virtù ciò che in Francesco è difetto”