S. Messa: come?

Ricevo, da un sacerdote salesiano, questa precisazione sulla corretta celebrazione della s. Messa. Visto il susseguirsi di eventi ecumenici in cui la celebrazione eucaristica viene stravolta a piacere, avere dei punti fermi può essere utile.


La celebrazione eucaristica è azione di Cristo stesso e della Chiesa

Alcuni documenti, in ordine cronologico

Codice di Diritto Canonico (1983)

Canone 899, 1: La celebrazione eucaristica è azione di Cristo stesso e della Chiesa; in essa Cristo Signore, mediante il ministero del sacerdote, offre a Dio Padre se stesso, sostanzialmente presente sotto le specie del pane e del vino, e si dona come cibo spirituale ai fedeli associati alla sua offerta.

Canone 908: E’ vietato ai sacerdoti cattolici concelebrare l’Eucaristia con i sacerdoti o i ministri delle Chiese o delle comunità ecclesiali, che non hanno la piena comunione con la Chiesa cattolica.

Canone 1365: Il reo di vietata communicatio in sacris [vedi, tra gli altri, il canone 908] sia punito con una giusta pena.

Catechismo della Chiesa Cattolica (1992)

Numero 1324: L’Eucaristia – fonte e culmine della vita ecclesiale. L’Eucaristia è «fonte e apice di tutta la vita cristiana» [Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione sulla sacra liturgia Sacrosanctum concilium, 47 (1963)]. «Tutti i sacramenti, come pure tutti i ministeri ecclesiastici e le opere di apostolato, sono strettamente uniti alla sacra Eucaristia e ad essa sono ordinati. Infatti, nella Santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua» [Concilio Ecumenico Vaticano II, Costituzione dogmatica sulla chiesa Lumen gentium, 11 (anno 1964)].

Numero 1400:  Le comunità ecclesiali sorte dalla Riforma, separate dalla Chiesa cattolica, specialmente per la mancanza del sacramento dell’Ordine, non hanno conservato la genuina ed integra sostanza del mistero eucaristico. Per questo motivo, non è possibile, per la Chiesa cattolica, l’intercomunione eucaristica con queste comunità. Tuttavia, queste comunità ecclesiali, mentre nella santa Cena fanno memoria della morte e della risurrezione del Signore, professano che nella Comunione di Cristo è significata la vita e aspettano la sua venuta gloriosa.

Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Redemptionis Sacramentum. Istruzione su alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la Santissima Eucaristia (2004)

Numero 1: Nella Santissima Eucaristia la Madre Chiesa riconosce con ferma fede, accoglie con gioia, celebra e venera con atteggiamento adorante il sacramento della Redenzione, annunciando la morte di Cristo Gesù, proclamando la sua risurrezione, nell’attesa della sua venuta nella gloria, come Signore e Dominatore invincibile, Sacerdote eterno e Re dell’universo, per offrire alla maestà infinita del Padre onnipotente il regno di verità e di vita. [Vedi il Messale Romano e Giovanni Paolo II, Lettera Enciclica Ecclesia de Eucharistia]

Numero 172: I graviora delicta [atti più gravi] contro la santità del Santissimo Sacrificio e sacramento dell’Eucaristia vanno trattati seguendo le «Norme relative ai graviora delicta riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede» [2001], vale a dire:

a. sottrazione o ritenzione a fine sacrilego o il gettar via le specie consacrate;

b. tentata azione liturgica del Sacrificio eucaristico o sua simulazione;

c. concelebrazione proibita del Sacrificio eucaristico insieme a ministri di Comunità ecclesiali i quali non hanno la successione apostolica, né riconoscono la dignità sacramentale dell’ordinazione sacerdotale;

d. consacrazione a fine sacrilego di una materia senza l’altra nella celebrazione eucaristica o anche di entrambe al di fuori della celebrazione eucaristica.

pecorellesmarrite

Laico cristiano cattolico smarrito

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