“Essere cattolico” che significa?

Ho letto vari editoriali sull’analisi del voto, in particolare del voto cattolico.
Non voglio entrare nel merito sugli impegni che si prefissa il Popolo della Famiglia, il partito che esplicitamente si rifà alla Dottrina sociale della Chiesa per difendere quei principi e valori cristiani cattolici.
C’e una questione che reputo però prioritaria e indefettibile e sono proprio i valori cristiani appena citati.
Mi sembra che il Popolo della Famiglia abbia molto chiaro quali siano questi valori e questo mi rincuora e rasserena. Non li ribadisco in questo articolo ma li sottoscrivo uno ad uno (sono stati presentati chiaramente e senza sconti in campagna elettorale ma anche in questi giorni).

Il problema però va esteso al voto cattolico e qui nasce la questione essenziale: cosa significa definirsi cattolico? Può definirsi cattolico un premier che poi fa approvare le unioni civili? Può definirsi cattolico chi vuole benedire l’unione omosessuale? Può definirsi cattolico chi promuove l’aborto? Può definirsi cattolico chi elogia premia personalità discutibili che hanno propagandato azioni contro la morale cattolica? Può definirsi cattolico chi, purtroppo in ruoli istituzionali per la difesa della Vita, giustifica l’eutanasia non riuscendo a distinguere tra cure palliative e accanimento terapeutico?

A mio parere sono domande retoriche ma nell’attuale situazione confusionale in cui procedono (deliberatamente o meno) una parte dei nostri sacerdoti e vescovi chiunque può definirsi cattolico. Il “depositum Fidel” è chiaro, la dottrina sociale della chiesa, a cui a riferimento anche il Popolo della Famiglia, è una bussola che aiuta il pellegrino cattolico. Ma la tanto invocata “pastorale”, l’agognato “discernimento”, sembrano dare indicazioni contraddittorie se non proprio contrarie.
Piccola precisazione: siamo tutti peccatori e i nostri peccati possono essere anche grandi. Ma indicare cosa è sbagliato per la nostra Salvezza, fa crescere e converte anche chi pecca. Giustificare comportamenti contro la volontà di Dio, espressa chiaramente da suo figlio Gesù (nonostante l’assenza di supporti magnetici per la registrazione), crea confusione nel gregge e non aiuta, soprattutto, a salvare l’anima.
Il punto fondamentale, è bene ribadirlo, resta chiarire cosa significhi essere cattolici.
Allora potremmo parlare di formazione, rappresentanza cattolica in politica, incidenza nella cultura.
Con la Speranza nel cuore, sempre.

pecorellesmarrite

Laico cristiano cattolico smarrito

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