Il commento al Vangelo di p. Ivano mantiene la prospettiva trascendente in una chiesa che sembra guardare, per lo più, in orizzontale
https://ivanoliguori.it/omelia-venerdi-22-marzo-2019/
Quando i sacerdoti, nel loro ministero, dimenticano la salvezza compiuta da Gesù, non posono e non devono essere scusati con attenuanti ma devono essere biasimati. Troppe volte sprechiamo il Sangue preziosissimo di Cristo per la nostra sciatteria e indolenza, non badando a quante anime rischiamo di perdere perché incapaci ad annunciare, predicare, confessare, offrire la nostra vita per un’altra.
Noi oggi possediamo un grande patrimonio: abbiamo il Vangelo, i Sacramenti, il Catechismo, il Magistero, la Chiesa. Siamo per questo motivo molto più fortunati e ricchi di tanti altri. Utilizziamo perciò questo capitale per salvare la nostra anima.
https://ivanoliguori.it/omelia-giovedi-21-marzo-2019/
https://ivanoliguori.it/omelia-mercoledi-20-marzo-2019/
Un criterio di discernimento per riconoscere un cristiano attendibile e credibile è quello dalla propensione a non cercare riconoscimenti. Questo è altrettanto vero per quei riconoscimenti che provengono dall’interno della Chiesa. La scalata al potere civile, sociale o ecclesiale è sempre un fallimento per il discepolo di Gesù.
https://ivanoliguori.it/omelia-lunedi-18-marzo-2019/
In alcuni momenti e situazioni della vita la doverosità non basta, occorre la grazia, un vero e proprio intervento risolutivo dello Spirito Santo che illumina l’intelligenza, rafforza la capacità di amare e spinge la volontà dell’uomo oltre il limite.
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